Il problema è che “loro del No-Billag” non sanno portare uno straccio di argomento concreto e plausibile a favore dell’iniziativa, se non attingendo a piene mani nel pantano dell’invidia (spesso sa di frustrazione per non essere riusciti ad essere ammessi nelle stanze di Besso e Comano), del rancore livoroso (non si capisce neanche verso chi, ma tanto basta a mettere nel frullatore un po’ di letame) e dello sfascismo imperante grazie alle campagne inscenate ad arte da 25 anni di populismo. Basta guardare in faccia il pluristipendiato direttore del Mattino, per aver l’identikit di tutte queste “virtù”, condensate in una persona. Tutto il resto è trippa per gatti e io voterò NO a “No-Billag”!
Alberto Leggeri