Che si arrivasse agli stipendi del direttore della RSI era ovvio, anzi, ci si meravigliava che non fosse ancora successo. Benissimo. Facciamo un piccolo confronto.
Lorenzo Quadri: 230’000 franchi
Maurizio Canetta: 270’000 franchi
Lorenzo Quadri: dipendente pubblico. Prende il suo stipendio da Confederazione e dal Comune di Lugano
Maurizio Canetta: dipendente pubblico, riceve il suo stipendio dalla SSR
Lorenzo Quadri: il suo stipendio è deciso dalle leggi comunali e federali
Maurizio Canetta: il suo stipendio è deciso dalla SSR
Canetta pagato troppo? Magari sì, allora però discutiamo anche su chi fa politica e vive coi nostri soldi. Canetta è un pessimo direttore? Magari, ma i risultati della RSI, sia in termini di ascolto, di presenza sul territorio e di riconoscimenti internazionali, ne fanno un buon prodotto commerciale.
Dall’altra parte, abbiamo un deputato che nelle statistiche risulta da anni tra i meno influenti in Parlamento e tra i più assenteisti (solo tre anni fa era a quota 757 votazioni mancate), oltre ad essere in testa alla classifica dell’ACSI come il peggior difensore dei consumatori ticinesi. (leggi qui).
Quadri è inoltre il deputato più caro perché produce continuamente interpellanze e interrogazioni che vengono respinte regolarmente dal Consiglio Federale e dal Parlamento.
Insomma, è un po’ ingiusto avere una situazione similare ed additare come colpevoli gli altri. Un’ultima nota importante. Nei dibattiti pubblici (non quelli alle tele, a quelli ci vanno) latitano completamente i fautori del sì. Nessuno di loro, nè Iris Canonica, Paolo Pamini, Alain Bühler e gli altri 9, si prestano per discutere con i fautori del no.
Magari non conta, ma secondo me un po’ indicativo lo è.
D’accordo, Quadri è occupatissimo ad assentarsi da Palazzo Federale, ma tutti gli altri? Nessuno ha il tempo o il coraggio di difendere le proprie idee? Peccato.