Nei dibattiti susseguitisi in questi giorni, in mancanza di argomenti, siamo riusciti a sentire cose che voi umani non potete nemmeno immaginare, dalle due generazioni rovinate senza rimedio, alla povera carne degli allievi-cavia incisa col bisturi. Marchesi e Morisoli, ormai quasi in solitaria, visto che manco Quadri ci mette la faccia, continuano coi loro schiamazzi convulsi, che ricordano più attacchi epilettici che esternazioni verbali articolate. 80
L’ultima trovata,è un’astrusa interpellanza in cui una pletora di geni della scuola, da Massimiliano Robbiani ad Andrea Giudici, da Boris Bignasca a Paolo Pamini, starnazzano contro il DECS perché avrebbe plagiato da altri progetti delle idee.
Emanuele Berger giustamente risponde: ma per quale motivo avremmo dovuto plagiare delle cose quando nel progetto c’è tutta la bibliografia delle fonti?
Oggettivamente, riflettendoci attentamente e mettendo sul piatto tutte le considerazioni del caso: ma chissenefrega!
Ma davvero sono tutte qui le argomentazioni del No? Invece di discutere, di spiegare ai cittadini come ragionate (sempre che lo facciate), tirate fuori corbellerie del genere? Se fossi uno che allibisce sarei allibito, se fossi uno che si perplime, sarei perplesso, ma siccome ho fatto satira e faccio ancora vignette umoristiche, rido, di quel riso di compatimento come quando vedi, magari a Paperissima, uno che cade nella pozza fangosa di faccia. Un po’ ti dispiace, dall’altra pensi, ma va’ che merlo questo qui.
A questo punto non mi stupirebbe se tentassero di sparare qualche fake news con fotomontaggi di Bertoli che costruisce bambini-Frankenstein in laboratori segreti nordcoreani.
Insomma, ho quasi vergogna di scriverci su questa roba. Il 23 votate, anche NO se volete, ne avete tutti i diritti, ma se lo fate, almeno abbiate qualche argomento al vostro arco che vi siete studiati da soli, perché i referendisti non vi rendono certo la vita facile.