La terra di Svezia è la terra dei troll, quelli delle fiabe che scavano la terra e si trasformano in rocce se il sole li colpisce. Purtroppo, invece, i Troll sui social non scompaiono. Ringhiano e sbavano e lo fanno senza remore. E hanno messo in atto una shitstorm contro la piccola attivista per il clima. Siti di estrema destra, negazionisti, trumpisti, questa è la feccia che si scaglia contro di lei.
Vorrei proteggerla, la piccola Greta, vorrei proteggerla dalle brutture del mondo, dai troll infami che la attaccano. Ha sedici anni la piccola Greta, quasi come mia figlia. Entrambe hanno gli occhi azzurri e i capelli lunghi, solo che Greta fa le trecce.
Entrambe si battono per le loro idee perché non sono delle indifferenti. Entrambe sanno di rischiare delle reazioni da persone ottuse o grette, lo mettono in conto e accettano la sfida.
Mia figlia sarà sabato prossimo, così ha deciso, alla manifestazione ticinese dei giovani in favore del clima.
Greta ha un faccino tondo e lo sguardo serio e i capelli un po’ sparati che sfuggono dai capelli intrecciati, perché poi ci dormono sopra ‘ste ragazze, si mettono le berrette e si spettinano tutte, ma non è importante. Sono le nostre ragazze, come cantava Vecchioni:
“…hanno vent’anni e un basco con la stella,
un lampo d’inguaribile sorriso,
e tenerezze dietro un muro d’ansia;
ma sanno sempre dire un “no” deciso.
Sono quelle che affrontano i mostri e hanno tanto coraggio più di noi, hanno un’anima di acciaio e di fiori dentro di loro, un’anima immensamente più nobile dei porci che le aggrediscono sui social, persone così vili da prendersela con una ragazzina che in fondo chiede solo un po’ di cura per la Terra su cui vivrà. Una ragazzina che chiede requie per un ambiente ormai degradato e sfinito e questo è sotto gli occhi di tutti.
Perciò facciamo argine, creiamo una dura conchiglia intorno a lei, per proteggerla. Noi abbiamo la pelle dura, siamo adulti ed è nostro dovere essere la base di muscoli e carne su cui la piccola Greta possa salire come in una piramide vivente per arrivare a toccare il cielo. Perché noi siamo sacrificabili, lei no. Le nostre ragazze non lo sono.