Ancora ferite e sanguinanti per lo stupido exploit salviniano che ha decretato la sua stessa fine, le opposizioni, Lega e Fratelli d’Italia in primis, stanno dando uno spettacolo pietoso. Invocano la democrazia mentre strillano e berciano cori da stadio in parlamento come carrettieri ubriachi.
Due fattori sono saltano comunque agli occhi in questi ultimi giorni.
Primo: La manifestazione sovranista e legaiola in piazza a Roma ha raccolto qualche migliaio di persone, (c’è chi dice 30’000, chi di meno) un po’ poche per ribaltare governi e fare rivoluzioni. Per fare un paragone, la manifestazione antirazzista del maggio di quest’anno a Milano ne aveva radunate tra le 200’000 e le 250’000, a riprova del fatto che per quanto riguarda le piazze, la sinistra ha ancora il primato della mobilitazione intorno a temi che smuovono le coscienze.
Nonostante i proclami da donna guerriera di Giorgia Meloni, la paura che può ormai evocare un popolo stanco e che annusa l’odore dell’oblio, è minima. Indicative della paura che serpeggia tra le fila della destra, le foto finte di manifestazioni oceaniche pubblicate da numerosi esponenti, chiaramente in imbarazzo a mostrare la vera entità delle “proteste”

Secondo: la cancellazione da parte di Facebook e Instagram di pagine e profili riconducibili a Casapound e Forza Nuova, due piccole formazioni fasciste abituate, per fare rumore, a sollevare polveroni e aizzare all’odio sui social.
“Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram. Candidati e partiti politici, così come tutti gli individui e le organizzazioni presenti su Facebook e Instagram, devono rispettare queste regole, indipendentemente dalla loro ideologia”
Ha dichiarato il portavoce di Facebook. Una mazzata non indifferente per i fascisti nostrani, visto che solo la pagina ufficiale di Casapound contava 250’000 followers. In molti sono però a chiedersi coma mai Facebook non abbia usato lo stesso metro di misura con Matteo Salvini, che coi suoi 3 milioni di followers e rotti, imperversa con messaggi che aizzano continuamente l’odio popolare, odio che poi si traduce in contumelie, insulti, vessazioni e vere e proprie shitstorm nei confronti delle vittime di turno.
L’oscuramento dei siti che incitano all’odio è un segnale importante, che alcuni hanno collegato all’insediamento del nuovo governo. E in effetti, per partitucoli e movimenti come Casapound, la visibilità è tutto. Inesistenti a livello politico e fattuale, vivono per la caciara che fanno o per quanto riescono a capitalizzare l’attenzione di media e social.
Aspettiamoci perciò una recrudescenza di azioni dimostrative che andranno giocoforza a sopperire alla mancanza di presenza sui social.
Dire che questi movimenti sono in caduta libera è forse esagerato, molto dipenderà dalle azioni immediate del nuovo governo e a quanto saprà dialogare per trovare soluzioni condivise. Perché il sistema migliore per battere l’avversario è sempre proporre qualcosa di meglio. Giustamente molti analisti ribadiscono quanto questo governo debba lavorare non in funzione anti-Salvini, ma piuttosto nella direzione di proporre soluzioni che impediscano a Salvini di costringere a seguire la sua agenda.
Rimane comunque il concetto, comune ormai a tutta Europa, che i social non sono il Far West, ma una struttura che deve obbedire alle regole del vivere civile.