Queste le dichiarazioni del nostro ministro delle Istituzioni, in merito al’insolvenza di Campione d’Italia in seguito al suo fallimento e all’ignavia della repubblica italiana, che continua allegramente a sbattersene
Leggiamo da TIO: “L’attuale situazione ci preoccupa molto visto che si tratta di un Comune italiano ma sul nostro territorio. La realtà di Campione è stata retta dal diritto consuetudinario negli ultimi 150 anni. Sostanzialmente è un Comune che usufruisce quasi totalmente dei servizi svizzeri, anche se di sovranità italiana.
Credo che questa situazione di vuoto politico, visto che da tempo non c’è una giunta comunale, ma anche di assenza di prospettive a breve termine, sicuramente può indurre a una considerazione: pensare cioè a un riscatto di questo Comune da parte delle autorità elvetiche e ticinesi.”
Quello che non dice Gobbi tra le righe, perché è troppo signore, è che il cancelliere del Consiglio dello Stato è già stato mandato con una staffetta a cavallo e una scorta di uno squadrone di ussari di Sonogno a porgere all’Italia la dichiarazione di guerra. Arnoldo Coduri sembra però in difficoltà, visto che nessun ufficio postale di confine è stato in grado di dire dove avrebbe dovuto essere indirizzata la lettera, e se lo era, il dissesto burocratico ne ha impedito la partenza.
Attualmente l’Italia ignora ancora perciò le intenzioni ticinesi su Campione d’Italia.
Nel frattempo, il nerboruto Norman non è rimasto con le mani in mano, numerose truppe si sono ammassate sul confine e sono accampate sul lungolago di Melide. Nei piani originali, altri militi avrebbero dovuto muovere una manovra a tenaglia partendo da Caprino, ma la spiaggetta su cui avrebbero dovuto approdare con dei cumball mimetici è curiosamente scomparsa dalle carte.
Dei droni delle dogane sono stati dirottati all’uopo in zona, non tanto per spiare, quanto per intraprendere una sottile guerra psicologica con il loro ronzio notturno, che da mesi peratro trita i santissimi corbelli agli abitanti del Mendrisiotto.
Banchi di sub dei granatieri-rana, attendono da giorni sott’acqua di fronte all’enclave italiana, stranamente da un po’ di tempo non ci sono più comunicazioni con loro, probabilmente si sono assopiti.
Scherzi a parte, Gobbi dovrebbe limitare le sparate sotto elezioni. Se anche l’idea di invadere e annettere Campione fa drizzare i peli di gioia alle belluine orde leghiste, perlomeno a quelle più guerrafondaie, una probabilità del genere rimane alquanto ostica, anche perché bisognerebbe vedere cosa ne dice l’Italia. Che si fa, lo compriamo Campione? Gli storniamo i milioni che ci devono? Quanto vale? Poi una volta annesso cacciamo gli italiani e ci portiamo dei coloni da Dongio e Acquarossa?
Per favore, Norman, fa il ministro delle istituzioni, che a fare il Napoleone non sei tagliato.