Poeta e saggista statunitense, visse la maggior parte della sua vita in Italia. Nato nel 1885, nel 1943 aderì alla Repubblica Sociale Italiana, ultimo baluardo del fascismo ormai agonizzante. Pound era un dichiarato ammiratore di Mussolini, di Hitler e del fondatore del partito fascista britannico Oswald Mosley. Pur apprezzatissimo poeta, venne catturato a fine guerra dagli americani e incarcerato per 12 anni. Scarcerato, tornò in Italia, dove concluse la sua travagliata esistenza nel 1972. CasaPound si ispira ai suoi trattati antimarxisti e di critica anticapitalista. Quelle che sembrano contraddizioni sposano invece l’idea di un’antica matrice fascista degli albori, con una forte componente sociale e collettivista.
È curioso che un movimento come CasaPound usi un poeta modernista come simbolo di rinascita fascista, visto che l’estrema destra non brilla per grandi disquisizioni sulla cultura e la poesia. Eppure, il poeta ai loro occhi, come lo era peraltro D’Annunzio per i “vecchi” fascisti, nobilita un’esperienza che negli intenti di CasaPound non è semplicemente politica ma anche sociale, culturale e visionaria.
Nonostante ciò nel 2011 la figlia di Pound, Mary De Rachewiltz, denuncia il movimento perché a suo parere travisa il messaggio e infanga il nome del padre. Questo dopo che un esponente di CasaPound fiorentino, Gianluca Casseri, aveva ucciso due immigrati senegalesi a colpi di pistola.