La sindrome di Asperger è un disturbo annoverato tra quelli autistici. Non si conosce la sua origine, ma si sa quali sono i sintomi. Chi ha l’Asperger ha difficoltà nei comportamenti sociali, ma ha spesso degli interessi in campi ristretti. Insomma sono quelli che, mi scusi il termine chi è a contatto con questa diversità, definiamo dei fissati.
L’Asperger, a scanso di equivoci e ad uso econsumo degli haters, non comporta nessun ritardo né verbale né di apprendimento.
Susanna ci spiega Greta
Delicata e dolcissima, la spiegazione di Susanna Tamaro. La scrittrice, spesso criticata per le sue posizioni ondivaghe, ha però una costante che la accomuna alla piccola Thunberg: è animalista, particolarmente attenta alle istanze ambientali, è naturalista con spiccati interessi in botanica ed entomologia, lo studio degli insetti. Lei stessa è affetta dalla sindrome di Asperger.
Sul periodico Sette (supplemento del Corriere della Sera), la Tamaro ha descritto e cercato di spiegare il profilo, la mente, le idee di Greta:
“Le persone come noi hanno una difficoltà estrema nel comprendere le espressioni dei volti, forse è per questo che, soprattutto in condizioni di stress, assumiamo la stessa fissità delle icone.
Greta ha solo 16 anni e, nell’età in cui le sue coetanee amano considerarsi già donne, si definisce “una bambina”. Ed è una bambina. Le lunghe trecce, i jeans, le magliette, le camicie a quadri ci parlano di una persona lontana da qualsiasi desiderio di seduzione. Eppure, malgrado ciò, è riuscita a sedurre decine di milioni di suoi coetanei in tutto il mondo. Greta non ha malizia, non ha secondi fini.”
Il linguaggio degli alberi
La Tamaro racconta dell’empatia degli Asperger con gli animali e col mondo della natura, probabilmente più sereno e meno impegnativo emotivamente rispetto a quello degli uomini:
“Il non capire il linguaggio degli uomini viene compensato dal capire […] gli animali quando ci parlano. E noi parliamo con loro. Abbiamo dialoghi intensi e sorprendenti con gli alberi e con i fiori. È questa capacità che ci permette di vedere prima degli altri sofferenze, devastazioni e fragilità della natura.”
Se è una malattia a rendere le persone più sensibili alla natura, allora dovremmo ammalarci e contagiarci tutti. Per fortuna c’è una piccola meravigliosa ragazzina con l’Asperger che fa da ponte tra noi e un mondo che, rincorrendo il consumo folle e sconsiderato, abbiamo dimenticato.
E se non siamo sempre stati d’accordo con la Tamaro, rispettiamo la delicatezza con cui ha cercato di spiegarci la ninfa Greta che parla con gli animali. Perché sempre di più, se siamo sensibili, scopriamo quanto a volte le diversità siano meravigliose e utili al nostro mondo.