Nel parco di un grosso supermercato un’altalena e quattro bambini che giocano. Uno la spinge da una parte, il secondo dall’altra, il terzo vola in alto, il quarto…il quarto attira la mia attenzione. E’ un bambino nero, osserva in silenzio, sembra non ridere, mentre gli altri giocano e scherzano. Entro nel supermercato con una stretta al cuore. E se non lo coinvolgessero solo perché nero? E se fosse solo spettatore? E’ brutto essere solo spettatori della propria vita e di quella altrui. Compro latte, yogurt, biscotti e cerco di non pensarci. Uscendo però il mio sguardo va immediatamente lì e lo vedo: allegro, urla e ride mentre gli altri tre lo stanno spingendo forte. Stava solo aspettando il suo turno. Com’è bello essermi sbagliata.
Il piccolo spettatore
Di Sabrina
