Il Mattinonline, il portale web del domenicale leghista, negli ultimi tempi ha vissuto alterne fortune. Dall’essere, sotto la guida redazionale di Mattia Sacchi, un organo fondamentale di diffusione del Lega-Pensiero, a seguito delle denunce per i commenti di odio sui social prima, e della partenza del suddetto Sacchi per i ben più attraenti lidi di Ticinonews a Muzzano, aveva perso decisamente mordente.
Giorni e giorni senza un solo articolo pubblicato, homepage ferma per settimane, e, si vocifera, un Bobo Bignasca attaccato al telefono disperatamente in cerca di nuovi redattori. Negli ultimi tempi, il verdeggiante portale sembra aver ripreso nuova vita, quanto meno a livello di produzione di articoli. Anche se sul web l’onda di un tempo è ormai esaurita e le interazioni ai post mediamente si contano sulle dita di una mano, si nota una nuova veste grafica, una nuova piattaforma e, non si capisce bene perché, l’azzeramento dell’archivio degli articoli. A partire da una certa data indietro nel tempo, infatti, nonostante figurino ancora nei risultati di ricerca su Google, i vecchi articoli sembrano non essere più accessibili, a meno che, da bravi smanettoni, non si ricorra a siti come WayBack Machine (clicca qui per visitare il sito) che consentono di recuperare diverse pagine cancellate dai siti web.
Chi ha gestito questo rilancio del Mattinonline, non è dato saperlo, dal momento che l’impressum riporta come redattore responsabile il solo Boris Bignasca, e di vedere gli articoli firmati, ovviamente, non se ne parla.
Tuttavia, alcune informazioni in nostro possesso ci indicano che dietro al portale leghista ci sarebbero due nomi ben noti del panorama giornalistico ticinese, ovvero quei Marco Bazzi e Andrea Leoni, attualmente redattori del portale LiberaTv, nonchè, per quanto riguarda Bazzi, acquisitori in tempi recenti di TicinoLibero. Operazione, questa, condotta, secondo voci non ancora smentite, con finanziamenti provenienti da oltre Gottardo, ovvero da quel Christoph Blocher, gran capo UDC che sta conducendo una politica di acquisizione di numerosi portali web. Scrivevamo tempo fa:
Christoph Blocher, miliardario e patron UDC, ha varato un piano volto all’acquisto di giornali e testate online locali. Ticinolibero è recentemente passato di proprietà ed è stato ceduto a Marco Bazzi. Bazzi faticava a tenere in piedi anche la sua creatura Liberatv, però stranamente trova i soldi per acquisirne un’altra. Comunque non ascoltateci, come detto siamo complottisti. Ah, l’UDC è anche lei in prima linea a sostenere l’iniziativa No Billag
E chissà perché negli ultimi tempi, su TicinoLibero fioccano le notizie sull’UDC, ma questo è un altro discorso. Fatto sta che fino, almeno, al dicembre del 2017 Bazzi e Leoni chiedevano ai lettori di LiberaTv di sottoscrivere un abbonamento volontario per sostenere economicamente il portale (come da immagine sotto, recuperata tramite Wayback Machine essendo la pagina sparita dal sito, e visionabile anche a questo link). Salvo poi ritrovare Bazzi, poco tempo dopo, a dirigere un nuovo portale: fatto il botto a Swissloss? Un’eredità dalla zia d’America (o dallo zio di Zurigo)? Chissà.

Certo, le nostre potrebbero essere solo supposizioni, ma..c’è un ma. Confrontando gli articoli usciti negli ultimi mesi su LiberaTV e sul Mattinonline, infatti, si scopre una curiosa coincidenza: decine di articoli, ovvero gran parte della cronaca, sono esattamente identici. Titolo diverso, ma copia e incolla del contenuto. Per alcuni di essi si può obiettare che riportano semplicemente i comunicati delle autorità, ma è bizzarro vedere che non viene cambiata neanche una parola. Soprattutto, anche articoli con un minimo di commento sono esattamente identici, come è possibile vedere nelle immagini sottostanti e, per i più curiosi, confrontando i link forniti nella tabella, che rappresentano solo un estratto dei numerosi articoli-fotocopia.
LiberaTV Mattinonline TicinoLibero
Mattinonline LiberaTV
Chiariamo subito: nessuna discussione sul valore professionale dei giornalisti, lungi da noi qualsiasi illazione al riguardo.
È però una coincidenza notevole, che non può non far sorgere numerosi interrogativi, soprattutto in un momento in cui si parla di aiuti pubblici alla stampa e di indipendenza dei giornalisti: è davvero la stessa mano quella che redige gli articoli su LiberaTv, TicinoLibero e Mattinonline? E se così fosse, cosa ne direbbero al gruppo del Corriere del fatto se realmente due loro collaboratori presiedessero alla redazione delle notizie del portale della Lega dei Ticinesi, che non si esime certo da attacchi anche virulenti? (leggi qui sotto)
E nel caso fosse vero, chi paga i due collaboratori, la Rotostampa SA, con amministratore delegato Boris Bignasca, che ha preso il posto di Meutel 2000 SA, in cui accanto al Giovane Leader figurava anche Antonella Bignasca, e che domenicalmente chiede ai ticinesi di aprire i portafogli per finanziare il giornale? O qualcun altro, magari da oltre Gottardo, magari quel qualcun altro che fra dicembre e gennaio tramite il fedele emissario Freysinger ha riportato in riga i leghisti affetti da mal di pancia nei confronti dell’alleanza con l’UDC?
E mettiamo, invece, che fossero solo voci e ci stiamo sbagliando, capita: chi copia da chi, allora? Esiste un accordo fra i due portali? E nel caso, vedi sopra, cosa ne pensano al Corriere? È normale che tre portali riportino esattamente gli stessi articoli con le stesse parole?
Ci fermiamo qui, per il momento: ai lettori il compito di verificare, dati alla mano, queste curiose “coincidenze” e farsi una propria opinione.