Ore 18.00: “Ma’, dove siete?”“A Lugano, per i regali di Natale”“E tornate?” “”Verso le nove, credo.”
Ore 20.00: “Ma’, ci vuole ancora tanto?”“Eh sì, è una bella serata, mangiamo qualcosa e poi torniamo a casa. Tu hai cenato, ti porto qualcosa?”“Se vuoi, un hamburger… ma tanto ho fatto merenda”
Ore 21.00: “Ma’…”“Sì amore?” “Ma a che ora arrivate?”“Verso le nove e mezza, dipende dal treno”
Ore 21.45: “Ma’, ma dove siete?”“Sul treno, ha fatto ritardo, dieci minuti e siamo arrivati”
Ore 22.00, appena entrati in casa.“Siamo arrivatiiii!!!”“Ciao ma’”“Ciao tesoro, tutto bene?”“Sì, sì”
Adolescenti. Sono lontani, sono satelliti, ma orbitano sempre vicini senza nemmeno rendersene conto. Lo guardo mangiare come se non ci fosse un domani l’hamburger che gli ho portato e sorrido. Cercava me o cercava il panino? Non importa, sorrido comunque.