Accade che la Lega organizzi un convegno sull’antisemitismo. E già fa ridere così.
Accade che invitino la senatrice a vita Liliana Segre, memoria vivente dell’Olocausto, di fronte a cui l’intera Lega è rimasta seduta in Senato, senza applaudire.
La risposta di Liliana Segre è grandiosa. Da leggere, rileggere e stampare, e infine da mostrare a quei milioni di italiani che votano Lega.
Fa così:
“Ringrazio per l’invito, ma a gennaio sono molto occupata” ha detto, declinando la proposta con classe. Poi ha aggiunto. “Apprezzo l’iniziativa sull’antisemitismo, un problema che si riaffaccia virulento nelle cronache del nostro tempo in tanti Paesi d’Europa e del mondo intero. Ritengo però che non si debba mai disgiungere la lotta all’antisemitismo dalla più generale ripulsa del razzismo e del pregiudizio che cataloga le persone in base alle origini, alle caratteristiche fisiche, sessuali, culturali o religiose”.
Stop. È tutto qui. Il leghismo spiegato in dieci righe.
Immensa.
Lorenzo Tosa