A Balerna scompare la Lega. Anche se le piccole realtà comunali sono spesso volatili, dopo le sconfitte delle recenti elezioni, anche questo è un segnale preoccupante per i colonnelli di via Monte Boglia.
E ad abdicare, facendo uscire la compagine leghista (coesa con l’UDC) dal consiglio comunale, non è proprio una scartina, o perlomeno è una persona che aveva fatto spesso parlare di sé per le sue prese di posizione razziste ed al limite del decoro: Adriana Sartori.
La Sartori divenne “famosa” per i suoi like su post di Facebook che innegggiavano a Hitler e per le sue esternazioni sui migranti nel Mediterraneo, per non parlare dellle simpatie per fantomatici fronti armati. (leggi qui sotto) E pensare che era la Municipale responsabile anche del dicastero polizia.
Sartori rappresentava effettivamente una delle frange più becere del movimento fondato da Bignasca. Atti razzisti, borderline o filonazisti non sono distanti da certa gente che frequenta la Lega, è sufficiente ricordare le recenti disavventure di Roberta Pantani coi chierichetti di Chiasso (leggi qui sotto)
Per non parlare delle recentissime baggianate di Gobbi sugli italiani che fanno gli incidenti stradali (leggi qui sotto)
Se l’arretrare della Lega non può che rendere soddisfatti gli altri partiti, soprattutto a Balerna, da parte nostra siamo contenti che la società civile non debba più confrontarsi con un personaggio gretto come Adriana Sartori, una delle peggiori e più tristi espressioni della destra nostrana, tutta zoccolette, boccalini e razzismo. Scrivevamo infatti qualche anno fa, quando la Sartori subentrò al collega deceduto:
“…Il disprezzo per le persone, che siano appena fuori dalle nostre frontiere o che vengano da Paesi disperati, non è un valore che un municipale dovrebbe condividere. Nemmeno un municipale leghista. Il dissenso si può e si deve esprimere con decoro e onestà intellettuale, certi modi di fare che ci farebbero vergognare anche in una osteria di paese non devono appartenere ai nostri consessi. Ci auguriamo che Adriana Sartori abbia capito la lezione e anche se ormai sappiamo quale sia il suo triste pensiero, ci auguriamo che se lo tenga stretto tra i denti.”