La statua di Melania Trump nel suo paese natale in Slovenia è stata data alle fiamme. Attentato politico o semplicemente atto vandalico di un amante dell’estetica?
Mica davvero, eh? Melania Trump, al secolo Melanija Knavs, moglie dell’attuale presidente USA Donald Trump è slovena. Nata nel 1970 a Novo Mesto. È cresciuta però nel graziosissimo paesino di Svenica, sul fiume Sava.
I suoi compaesani grati di avere un personaggio tanto famoso tra le loro fila, hanno pensato bene di onorarla erigendo una statua che la rappresentava.

Dunque, premessa: io ho fatto studi artistici, ma se fossi stato in Melania Trump, avrei denunciato la municipalità di Svenica e l’artista (americano peraltro) per atrocità. Un obbrobrio del genere, che sembra un incrocio tra una mummia egizia fossilizzata e la vittima di un incidente stradale è veramente incomprensibile, oltre che un obbrobrio.. Anche con la più grande passione per l’art brut, la statua di Melania a Svenica, sembra appena uscita dal quaderno di un bambino quattrenne in preda ai fumi dell’oppio.
Comunque la questione è un’altra. Ignoti vandali hanno dato fuoco alla statua (di legno), al punto che il Comune è stato costretto a rimuoverla.
Io sono convinto che la politica c’entri poco. Penso invece, dopo aver visto la statua, che a perpetrare il vile attentato sia stata una segreta società carbonara dedita all’estetica. Insomma, persone che non reggevano l’esposizione di sì tanta bruttura sul suolo patrio.
E in fondo, siamo onesti, a Melania hanno fatto un favore e si sono fatti un favore loro, che se la vedeva Trump come minimo radeva al suolo il paese con due o tre cluster bomb in nome della democrazia.
Non ci è dato sapere se la lignea pregevole opera tornerà al suo posto dopo il restauro, immaginiamo che i funzionari preposti non saranno solertissimi nell’esporre nuovamente un capolavoro del genere. E se fossimo nei panni del Municipio di Svenica, aspetteremmo un attimo a vedere come vanno le elezioni di novembre. Mica detto che la bella Melania sarà ancora First Lady.