Ma Lelia Guscio e Tuto Rossi? I due non se le mandano a dire. Questo è certo. Almeno non in Facebook dove il consigliere comunale bellinzonese, con la sua proverbiale ironia da milord educato in un college londinese a due passi dal Tamigi se n’è uscito facendo presente al suo gatto che se non si fosse comportato bene sarebbe finito dritto dritto alla casa anziani di Sementina.
Così, di fronte alla grevità di una simile battuta da bar, di uno di quelli dove forse si riesce a ridere perfino dei 21 morti causati dal Covid nella struttura di Sementina, la sua capogruppo Lelia Guscio lo ha richiamato all’ordine, non senza una velata minaccia: “Ritengo le tue esternazioni fuori luogo. Quella del gatto è a dir poco patetica. Vedi tu se vorrai ancora far parte del mio gruppo”. Un rimprovero il cui unico effetto è stato quello di vedersi rispondere con un secco “bevi meno” e una domanda provocatoria a mo’ di ciliegina sulla torta: “Partecipare alle riunioni di gruppo, alle quali non sei mai presente?”
Giusto per capirci mancava solo il lancio di piatti, bicchieri e coltelli e poi il battibecco tra i due non avrebbe avuto nulla da invidiare alla storia raccontata nel film “La guerra dei Roses”. Quando si dice che in Ticino non succede mai niente…
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