A un paio di settimane di distanza dalle elezioni, Donald Trump non ha ancora ammesso la sconfitta. No. Lui non molla, convinto di essere il vincitore. “Non scommettete mai contro di me”, ripete come se fosse ancora in campagna elettorale. E come un pugile suonato insiste sulla sua vittoria in Georgia e sui brogli in Arizona.
Sebbene Donald non molli e abbia un piano per contestare legalmente la vittoria alle presidenziali di Joe Biden, delle prove di brogli finora nemmeno l’ombra e il suo abbaiare ha ormai stufato la maggioranza del popolo americano. Evidentemente lasciare la Casa Bianca e i privilegi che la vita da presidente fin qui gli ha offerto non dev’essere facile, non lo è per nessuno, figuriamoci per uno come Trump che non nasconde certo il fatto di non saper perdere.
Eppure c’è chi, di fronte alla sconfitta, in passato ha saputo accettare la cosa con grande signorilità. Fu il caso di John McCain di fronte alla vittoria di Barack Obama. A dimostrazione di come si possa essere capaci, anche da perdenti, di essere comunque dei grandi, dei giganti politicamente. L’esatto opposto di Donald J. Trump, ormai fu presidente.
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