La mia superficiale, non richiesta, non progressista opinione sul Will Smith punch.
Esiste anche una femminilità tossica, e la subiscono quelli che un minuto si stanno divertendo beati con una battuta che non farebbe ridere nemmeno in seconda media, e un minuto dopo aver visto la più scazzata delle espressioni sul viso della moglie (ma non faccio fatica a immaginare anche un calcio agli stinchi) si tirano su come una molla e vanno a fare un Avanger a caso sul palco degli Oscar.
Prima della battuta sulla calvizie di Mrs Smith c’è stato l’aver definito un’attrice con una carriera trentennale come Penelope Cruz “la moglie di Javier Bardem”; non ho notato strali di indignazione, post a tema o topic trend sui social, evidentemente anche la nostra capacità di intercettare miasmi di mascolinità tossica arriva fin là, oppure andiamo per priorità e la manata in faccia ne è l’espressione estrema; personalmente, rimpiango quel mondo semplice dove ancora espressioni come mascolinità tossica, muscolare,patriarcale non piovevano dal cielo come letti di rucola nei menu degli anni 80, e uno come Will Smith sarebbe stato semplicemente un coglione, e uno come Chris Rock un coglione che non fa ridere.
Sandra Milo