La vergogna di essere ticinesi, perché dobbiamo accompagnarci alla solita pletora di macachi urlanti, che sviliscono il nostro cantone, facendolo sembrare troppo spesso un calderone di bifolchi imbecilli incapaci di pensare a qualcosa se non a se stessi.
Ignoranza per l’incapacità di provare a capire cosa voglia dire scappare dalla propria terra, e non ci metto solo gli ucraini ma tutti i popoli in fuga.
Il mio commento parte da un articolo di TIO, su un pullman di Ucraini arrivato in Ticino, articolo che raccoglie il solito mazzetto di commenti poco edificanti, privi di capacità di compassione e aridi come il deserto del Gobi.

A fronte dei numerosi miei compatrioti che accolgono i profughi a casa loro (come avrebbero sempre voluto questi personaggi) ci troviamo confrontati come sempre con chi è capace solo di sputare veleno. Ecco solo qualche esempio della generosità di quelli che respirano la nostra stessa aria:
“Però ve li mantenete voi tutto a carico vostro!!! Non con i soldi delle mie tasse (anche quelle nascoste che aumenteranno x mantenerli di sicuro) grazie!
Sequestrate la villa del pagliaccio presidente ucraino da 4 milioni di euro a Forte dei Marmi sarebbe già un buon contributo.”
“Tutti sembrano felici e riposati! Buone vacanze sui nostri conti. Zelensky non ha intenzione di porre fine alla guerra mentre riceve denaro! Tutti sono contenti e felici! Bravi!”
“Aprite gli occhi e non il borsellino, pensate a voi stessi perché quando resterete senza soldi nessuno vi aiuterà.”
“Dobbiamo essere oneste almeno con noi stessi!! Ma tutta questa gente vi sembra distrutta, piena di problemi e preoccupi dei suoi cari e futuro??!! A me, no!”
“Una cosa saggia sarebbe quella di vendere la villa di 4 miglioni del presidente ucraino,, si posso già salvare tante gente che scappa, tutta elegante…..”*
Che dire, le solite deiezioni verbali trite e ritrite, con paranoie su quanto costerà questo insulso atto di generosità (naturalmente solo a loro) arrivando addirittura all’idea paranoica che le tasse aumenteranno per mantenere gli ucraini. Nelle menti di questi personaggi la guerra non esiste, o se esiste devi arrivare in Svizzera lecero e sanguinante, senza magari qualche arto e con disegnato sul volto l’’orrore di quello che hai vissuto.
Questi personaggi sono quelli che si lamenteranno sempre e comunque, che odieranno sempre e comunque tutti, che vengano dallo Yemen o dal’Ucraina. Ma odieranno invariabilmente e con grande ecumenismo anche chi tosa il prato fuori orario, e allora chiameranno subito la polizia in preda al furore.
Gente che andava e va a braccetto ideologicamente con coloro che li caricano a molla come pupazzi di latta: i Quadri, i Blocher, i Salvini. Per loro il compianto cantautore Pino Daniele aveva scomodato un detto tipicamente napoletano, che nella sua sintesi e riferito a Matteo Salvini, estrinsecava il concetto che definisce questo tipo di uomo ( o donna ma non c’è il femminile purtroppo): “…ommm’e merda”.
Eh si, perché non c’è poi tanta discussione da fare qui. Quello sei e quello resterai sempre fino a quando, e forse, una bomba cadrà sulla tua casa e finirai nella cantina di qualcuno a ringraziare il cielo di non essere spalmato sul muro come una tappezzeria vermiglia.
*Gli errori nei testi sono frutto degli scriventi.