Fa tenerezza la foto delle autorità di Manno (apparsa su TIO con tanto di comunicato) che festeggiano i loro diciottenni. Una pratica in uso in praticamente tutti i comuni ma che, vista la disaffezione dei giovani per la cosa pubblica, spesso diventa una specie di caccia al raro neo-maggiorenne.
D’altronde non è colpa del municipio. Il comune solitamente manda un invito a tutti i diciottenni dell’anno corrente, solitamente si organizza un piccolo aperitivo e un regalino inerente al comune per i virgulti appena diventati maggiorenni. Che so, un libro sui mulini del territorio, un chilo di polenta rossa o una foto del sindaco con dedica.
Il comune di Manno, checche se ne dica ha solo 312 abitanti e dunque i diciottenni, con l’aria che tira, certo non abbondano. D’altronde l’Europa sta invecchiando e noi con lei.
Resta il fatto però, che vedere una foto con 7 rappresentanti non proprio più giovanotti del municipio e due diciottenni, ricorda chi mostra orgoglioso i propri gioielli in pubblico. I due coraggiosi maggiorenni, un maschio e una femmina, sono idealmente la coppia primigenia che garantisce, come per dei novelli Adamo ed Eva, la progenie del comune.

D’altronde è la triste realtà dei nostri comuni, che come una volta nelle valli, vedono diventare sempre più esiguo il numero dei giovani. Un fattore che a prescindere dall’anagrafe, troviamo anche a livello politico, dove la disaffezione della generazione Z è cosa nota. D’altronde è un problema fisiologico, se sei giovane e ti mantengono ancora mamma e papà, che ti frega di decidere le cose? Questo è un processo che avviene quando diventi parte integrante della società, hai figli, una casa, paghi le tasse.
Perciò fanno bene a Manno a coccolarsi i loro due diciottenni, non solo sono rari fisicamente, essendo una specie in via d’estinzione, ma almeno questi due vagamente si interessano delle cose che avvengono nel loro comune. Bravi!