Ricordate il film “The Blues Brothers”? Il capolavoro di John Landis, uscito al cinema nel 1980, che vedeva recitare i migliori interpreti della musica blues e soul dell’epoca? Quello di “Non ci prenderanno, siamo in missione per conto di Dio” o “Io li odio i nazisti dell’Illinois”? Sì, quello con protagonisti gli attori John Belushi e Dan Aykroyd che verso la fine della pellicola vede Jake (John Belushi) cercare tutte le scuse possibili per non farsi uccidere dalla sua ex ragazza (quella che lo aveva inutilmente atteso sull’altare il giorno del matrimonio) e che in quel momento lo sta minacciando con un fucile d’assalto.
Author: Carlo Motta
Covid e anziani, le cure a che prezzo? 2a parte
Oggi sono in pensione, ma ho fatto l’insegnate per tutta la mia vita e sono cresciuto nella convinzione che la civiltà di un Paese si misuri in base ai diritti, alla dignità, ai servizi che sa garantire ai suoi cittadini. Da come li tuteli, soprattutto i più deboli. Gli ultimi. Per dirla alla Voltaire: dalla condizione delle sue carceri, ovvero dove sono recluse quelle persone che addirittura hanno danneggiato la società stessa. E la società non si vendica ma opera per il loro reinserimento.
Covid e anziani, le cure a che prezzo? 1a parte
Già si è scritto – anche noi di Gas lo abbiamo fatto – rispetto a come i giornali italiani hanno trattato la notizia di un protocollo medico in cui la Svizzera, a fronte di un’ipotetica emergenza da Covid, negherebbe le cure agli anziani. Sappiamo bene che la questione è ben più complessa e che non riguarda solo gli anziani. Un’ipotesi e un’eventualità, quella di dover scegliere a chi dare la precedenza, che ci si troverebbe a dover applicare solo nel caso in cui la situazione sanitaria divenisse insostenibile e che porterebbe alla scelta tramite triage (ovvero classificare chi curare prima, chi dopo e chi non curare affatto in base a delle priorità definite). Per fortuna fino ad ora pare proprio che non ce ne sia stato bisogno perché il sistema sanitario – a differenza che in Italia – finora ha retto.
Gallera e Fontana, fermate quei due!
Se a Berna qualcuno candidamente ammette che coi tamponi bisogna andarci piano perché potrebbero non essercene per tutti, dalla vicina Lombardia arrivano notizie ben più allarmanti. E protagonisti della penuria di dosi di vaccino antinfluenzale sono ancora loro, il duo comico Cip&Ciop. Al secolo Attilio Fontana e Giulio Gallera, nelle vesti di governatore e assessore al Welfare della Regione a noi vicina. Cip&Ciop tanto per non rischiare di finire nel dimenticatoio ne hanno combinata un’altra.
Pepe Mujica e Trump, il gigante e il nano
Pepe Mujica, l’ex presidente dell’Uruguay, ha annunciato pochi giorni fa il suo ritiro dalla politica. La sua storia è una storia esemplare d’impegno politico che arriva da molto lontano, speso a favore dei poveri e dei diseredati. Infatti, all’inizio degli anni Sessanta, sulla spinta della rivoluzione cubana, fondò con altri compagni, il gruppo guerrigliero “Movimento di Liberazione Nazionale Tupamaros”. Le sue idee politiche gli costarono dodici anni di carcere duro, ovvero per tutto il periodo che una feroce dittatura fascista governò il Paese (dal 1973 al 1985).
Abele Bikila, ottavo re di Roma
Esattamente sessant’anni fa, il 10 settembre del 1960, io non avevo ancora compiuto un anno e alle Olimpiadi di Roma uno sconosciuto atleta etiope si presentò sulla linea di partenza della maratona. Era li per vincere e vincerà. Con lui, quel giorno nasce la leggenda del corridore scalzo.
Vittorio Emanuele III, bell’esempio reale
Tornando al presente, vale sempre la pena di tenere a mente certi personaggi e le loro storie esemplari, figure regali tutt’altro che nobili d’animo, loschi individui che possono tornare a far danni o ad essere al centro di vicende grigissime proprio com’è capitato in occasione della recente e disonorevole fuga dalla Spagna, per sottrarsi alla giustizia, di Re Juan Carlos di Spagna.
Il re è nudo
La fuga del re di Spagna mette a nudo un’istituzione del tutto anacronistica e fa esplodere il conflitto tra le forze politiche al governo al punto da riportare in auge l’ipotesi del referendum pro o contro la monarchia.
Zona rossa o non zona rossa?
Perché a Codogno si intervenne prontamente ed ad Alzano Lombardo e Nembro (dove la situazione era ben peggiore che a Codogno) non si fece nulla? La risposta è semplice e criminale come l’agire di Trump o di un Bolsonaro. La zona bergamasca è tra le più industrializzate d’Italia e perché Confindustria (l’associazione degli imprenditori italiani) si dichiarò fin da subito assolutamente contraria a chiudere le attività economiche, esercitando tutte le pressioni del caso.
Fontana, eccolo reo… (con)fesso
“Ma se avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto … forse farei lo stesso. Mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fesso”. Così “L’avvelenata” di Guccini. Forse farei lo stesso anzi, senza forse, farei esattamente tutto nello stesso identico modo. Continuano a ripetere ai piani alti della Regione Lombardia, parlando dell’emergenza Covid. Il presidente Attilio Fontana e il suo assessore alla sanità Giulio Gallera lo ripetono ormai da mesi. Più bravi di loro non ce n’è