Modesta era sola. Il 31 gennaio, nei gelidi giorni della Merla, Modesta si sentì male. Qualcuno se ne accorse e chiamò un’ambulanza. Gli operatori però si rifiutarono di toccarla, perché l’anziana era molto sporca e aveva i pidocchi. I barellieri si rifiutarono di caricarla in ambulanza, seguirono 5 ore di rimpalli tra il 118 e i Servizi Sociali e alla fine Modesta morì, tra i viaggiatori che correvano verso il loro treno e gli operatori sanitari e sociali disgustati dalla sua sporcizia
Author: Roberta Condemi
Storia di ordinaria disumanità
Il 25 ottobre 2018 un giovane nigeriano di 33 anni è A tre mesi dal tragico incidente, il corpo di un giovane nigeriano morto dopo essersi gettato dal treno Chivasso-Novara per sfuggire ad un controllo della Polfer giace ancora nella cella frigorifera dell’obitorio di Vercelli. Nessuno, né un parente-ammesso che ne abbia ancora e che siano stati avvertiti- né un amico ha rivendicato la salma e pagato le esequie.
“Open” di Enrico Mentana adotta Asznou
“I sogni son desideri” cantava Cenerentola, e aveva ragione. A volte bisogna crederci ai sogni, anche quando la loro realizzazione sembra impossibile. Open, il quotidiano online di Enrico Mentana, adotta un giocatore senegalese, uno dei migranti espulsi dal centro di Castelnovo di Porto. A dimostrazione che la resistenza ha più facce.
Agro Pontino, il caporalato al posto dello sfruttamento fascista
L’Agro Pontino ci dimostra che il passato non ci ha insegnato nulla: allora i coloni del fascismo, oggi i braccianti della malavita. Nulla è migliorato. La storia si ripete, anzi, è peggiorata.
La solitudine uccide
Questa è una storia come tante altre, purtroppo: la vicenda di un uomo solo andatosene via in silenzio in un giorno qualunque. Un dramma antico, banale, ma sempre nuovo nel ripetersi.
Le monetine di Fontana di Trevi non più ai poveri
In un’Italia sempre meno empatica ma egoista e incattivita, una decisione come quella della giunta Raggi rischia di inasprire la povertà romana e di essere un inutile accanimento sui poveri e su chi li aiuta senza chiedere nulla in cambio.
Gli elettori dei 5 Stelle sono sognatori?
Chi sono questi pentastellati ad ogni costo? Forse sono dei sognatori che sperano in un vero cambiamento di un Paese troppo complesso. Sono degli idealisti che credono o vogliono fortemente credere che l’onestà dei leader politici sia sufficiente a governare, sono degli ingenui che, ad ogni smentita, si ostinano a rinnovare cieca fiducia ai loro politici, che arrivano a considerare l’incompetenza come sinonimo di purezza, a giustificare i goffi tentativi di gestire la cosa pubblica con “errori” di inesperienza.
Ama il prossimo tuo: per i leghisti è una provocazione
Bisognerebbe ricordare ai leghisti che il “prossimo” non è solo chi la pensa come noi, chi vota il nostro stesso partito, chi professa la stessa religione o chi appartiene alla stessa etnia. Il “prossimo” è l’anziano che percepisce una pensione da fame e non riesce a pagarsi le medicine, il giovane disoccupato che non può crearsi un futuro, la madre di famiglia che non arriva a fine mese, il migrante che arriva su un barcone, il musulmano, il cristiano, l’ebreo, l’indù e così via. Il “prossimo” è chiunque abbia bisogno della nostra solidarietà. Il “prossimo” è persino il nostro nemico. E questo a un vero cristiano non può far paura.
Antonio, ragazzo dell’Europa
Antonio era il simbolo di ciò che di buono ha prodotto l’Unione Europea. In un’era in cui l’Unione è ridotta a un cumulo di particolarismi ed egoismi che la fanno sembrare più simile ad un ammasso di macerie che a una potenza, Antonio si impegnava per far rivivere lo “spirito di Ventotene”, credeva negli ideali dei Padri Fondatori e voleva farli risorgere dalle loro ceneri.
Se la Chiesa invita a boicottare il Natale
Don Favarin e don Farinella sono molto duri ma con il loro atteggiamento ricordano l’atto scioccante di Gesù che distrusse in un impeto di rabbia il tempio di Gerusalemme che, da luogo sacro, si era trasformato in un mercato. Hanno ragione i due sacerdoti a non voler festeggiare un Natale esautorato dei valori fondamentali, di non voler rendersi complici della malsana interpretazione leghista degli insegnamenti cristiani.