Questo non è un articolo “canonico”. Né si tratta di un’indagine approfondita s’un qualche tema specifico. Questo è semplicemente uno sfogo riguardo ad una delle tematiche più attuali, disgustose e pericolose del 21esimo secolo: il valore della parola in politica
Collettivo Sioux – Rubrica Giovanile
San Suu Kyi come Orbán: la strana coppia contro l’immigrazione e l’Islam
In un raro viaggio in Europa, la consigliera birmana e premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, ha incontrato il premier ungherese Viktor Orbán a Budapest. I due leader hanno trovato un terreno comune sul tema dell’immigrazione e la crescita demografica della popolazione musulmana, definendo quest’ultima “un problema”.
L’alba del milkshake
Può sembrare un caso ridicolo (nonché esilarante) e singolare, ma la verità è che Farage è solo l’ultimo di una lunga serie di politici attaccati tramite il lancio di generi alimentari. E nonostante la pratica di inzuppare i politici di destra con latticini e quant’altro appaia relativamente recente, ha una storia sorprendentemente lunga. Una storia che, prima di cercare di spiegarvi da cosa scaturisce l’efficacia di tale azione, terrei a raccontarvi.
L’Eurovision a Tel Aviv: polvere di bombe e di stelle
Trionfano i Paesi Bassi all’Eurovision Song Contest grazie ad un talentuoso Duncan Laurence, che con la sua dolce ballata “Arcade”, conquista il cuore della giuria e del pubblico a casa. Seguono l’italiano Mahmood, che si aggiudica il secondo posto, e il nostro connazionale Luca Hänni, che sale al quarto. L’Eurovision 2019 a Tel Aviv sarà ricordato soprattutto per la sua polvere, polvere di bombe e di stelle.
La pagella di Uber
L’8 maggio, in numerose città inglesi a cui poi si sono unite molte altre città americane, è stato lanciato uno sciopero da parte dei conducenti di Uber (oltre che di altri servizi simili come, per esempio, Lyft).
Il corpo non è un campo di battaglia
Nella notte di martedì 23 aprile, la commissione ONU ha approvato la mozione contro gli stupri di guerra. La decisione arriva dopo una lunga e dura trattativa che vedeva contrapposti USA, che minacciavano di porre il veto, e il resto degli Stati membri. Un passo avanti nel tentativo di debellare le violenze sessuali perpetrate durante i conflitti armati, eppure lascia comunque con l’amaro in bocca. Perché la risoluzione finale è stata snellita di alcune sue parti importanti. Perché c’è molto da fare e noi abbiamo appena iniziato.
Ricordando i fiori dei partigiani caduti
Il movimento partigiano ebbe i suoi lati oscuri, ma fu soprattutto una risposta patriottica e antifascista all’autocrazia opprimente, liberticida che schiacciava il Paese, grazie alla quale molti italiani poterono riabilitare il proprio onor
Un popolo, un destino
Un popolo, un destino. È questo il motto proposto per la Federazione dell’Africa orientale, o “Shirikisho la Afrika Mashariki” in Swahili. Un motto che in quattro parole racchiude un desiderio di unità volto soprattutto ad annullare le differenze imposte dai confini tracciati su carta in Europa, ma anche i tribalismi che da sempre affliggono il continente.
Un arcobaleno a Sarajevo
Lo scopo principale della marcia dell’8 settembre è quello di riunire sotto un unico tetto (o meglio, megafono) tutta la comunità LGBT bosniaca, dando così visibilità e soprattutto voce a queste persone, che purtroppo ancora oggi vengono considerate “invisibili”, sia dalle istituzioni che dalla popolazione.
Dragi Radovan, benvenuto in prigione!
È stato un discreto psichiatra, un poeta mediocre, un politico corrotto e un abile truffatore. Questo è Radovan Karadžić, condannato alcuni giorni fa all’ergastolo per i più gravi massacri ed eccidi avvenuti durante la guerra in Ex Jugoslavia. Questo è Karadžić, e se deve passare alla Storia, come vorrebbero i suoi sostenitori nazionalisti e negazionisti, lo deve fare con il giusto nome: criminale di guerra.