Prima di partire lancio uno sguardo furtivo verso il maiale Egon e la sua amica umana. Lei lo sta spazzolando con cura, ora. Gli parla. Vicina vicina. Sull’autobus, tornando a casa, leggo notizie di migranti, di mare, di gente senza terra ferma. Di uomini, donne, bambini, trattati come animali. Come bestie. Umanità. Folle umanità.
Storie
I cuori sul tavolo
Le cose belle, quelle che ricordo con affetto, quelle che amo davvero le trovo semplicemente su un normalissimo tavolo bianco e mi chiedo se solo io rifletto sul fatto che ad alcuni oggetti si finisce per voler bene. Per me il mio tavolo profuma di confidenze scambiate con un’amica, sa di the e biscottini di frolla, di prosecco e patatine.
Il treno della speranza
Riflessioni a margine di disagi sui mezzi pubblici.
E se vi facessero pipì sull’uscio?
Spaccati di quotidiana intolleranza condominiale
Il Merlot dei sogni
La Piccola Vigna vince il premio per il miglior vino svizzero: storia di una passione familiare
Il barattolo di Ada e Tom
Ada, 98 anni di Liverpool, entra in un casa di riposo per assistere il figlio Tom, 80enne. Una storia tenera e al tempo stesso amara su uno sfondo post-industriale.
Fiori e germogli nel sole
Il microgiardino Ticino è uno scampolo di territorio. Quello che non vediamo mai, che riposa nei nostri giardini nei campi e tra le fronde. Piccole vegetazioni quasi invisibili, insetti, coleotteri, ragni e farfalle. Un mondo minuscolo che scorre sotto i nostri occhi eppure inosservato. Un prezioso mondo da accudire e da ammirare per ricordarci quanta meraviglia c’è anche sotto i nostri piedi.
L’amore fra Formica Rufa e Peonia
Un mondo minuscolo che scorre sotto i nostri occhi eppure inosservato. Un prezioso mondo da accudire e da ammirare per ricordarci quanta meraviglia c’è anche sotto i nostri piedi.
Tirana 1994
Nel ’94 avevamo tredici anni e alla fine della seconda media alcuni miei compagni di classe e di scuola furono rimandati “a casa”. Erano
Tre anni di GAS
Tre anni. Mammamia come passa il tempo. E si, anche per il GAS il tempo corre e ogni tanto è doveroso fermarsi a tirar