Questa è l’orribile storia di Lisa, stuprata dal patrigno e fatta prostituire dalla madre, storia di una vita spezzata e ieri terminata dall’ipocrisia della “giustizia” statunitense.
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Lo sciamano in gattabuia
La madre di Jake Angeli, pseudonimo di Jacob Chansley, uno degli arrestati per l’assalto a Capitol Hill è disperata per il figlio in prigione: “Rifiuta il cibo, non è biologico”.
Eugene, eroe della repubblica
A volte siamo eroi inconsapevoli. A volte invece abbiamo la freddezza di guardare il mostro negli occhi e attirarlo in trappola. È un afroamericano, Eugene Goodman, ufficiale della polizia preposta alla sicurezza del Campidoglio ad essere uno di quest’ultimi.
Trump e i soldati del Klan
Il diciottenne Vasillios Pistolis, appena dopo essere tornato a casa, il 12 agosto 2017, scrive: “Ho veramente spaccato tre teste oggi”
Il muro di Donald e l’uovo fritto
La Commissione per i Diritti Umani del Messico ha stimato che circa 5000 persone abbiano perso la vita, nel vano tentativo di oltrepassare la frontiera, verso l’illusione di una esistenza degna di essere interpretata dentro i canoni di una minima dignità.
Dal Superbowl al Campidoglio
“Andiamo a prenderci una birra e poi torniamo!”. Proprio così. Questa precisa frase l’ho sentita gridare a uno di quei manifestanti che s’erano appena fatti un bel giro turistico per il Campidoglio, insieme a quel Jake Angeli conosciuto come lo “sciamano” di QAnon, la celeberrima teoria del complotto dell’estrema destra americana, che vede un gruppo di pedofili ai vertici del Partito Democratico, pedofili invischiati in loschi traffici sessuali ai quali Trump starebbe eroicamente cercando di mettere un freno.
Marchesi fa il piccato
In un articolo di qualche giorno fa, Lorenzo Erroi de La Regione criticava Marchesi e camerati della destra ticinese, di sentirsi orfani di Donald Trump.
Estremisti di destra la vera minaccia
L’invasione del Campidoglio in Usa ci ha sbattuto in faccia una realtà che ormai è conclamata. Gli estremismi di destra sono la vera minaccia del mondo occidentale.
Foa: Trump, my friend!
Di una cosa abbiamo la certezza: le analisi politiche di Marcello Foa, ex amministratore delegato del Corriere del Ticino e poi presidente RAI, sono fuffa. Foa è proprio uno di quelli cha anche quando era in Ticino, sosteneva Donald Trump e quel farabutto di Steve Bannon (leggi qui sotto).
E la destra ticinese che sosteneva Trump?
La giornata di ieri è apparsa surreale ai più. L’attacco dei manifestanti pro Trump alla sede del Congresso, sembrava il copione di un brutto B-movie americano, solo che in quelle pellicole il nemico di solito erano i cinesi o i coreani.